Sostegno per l'inclusione attiva (SIA)
Il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Dal 2 settembre prossimo i nuclei familiari in condizioni di particolare povertà potranno presentare domanda di concessione della Carta di pagamento elettronica o Carta SIA.
Il SIA prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.
Chi è “povero”?
Il SIA, va detto, è riservato ad un platea di beneficiari che si trovino già in povertà estrema, non solo a rischio di impoverimento o di povertà relativa.
Tale condizione, in questo caso, viene misurata innanzitutto con l’ISEE, cioè quello strumento che tenta di ponderare la composizione e la tipologia dei nuclei familiari con la loro effettiva disponibilità reddituale e patrimoniale.
Il limite massimo di ISEE ammesso per questo beneficio è di 3000 euro.
I nuclei che superino quella cifra sono esclusi.
Una notazione sulle persone con disabilità. Come noto le modalità di computo dell’ISEE sono state riviste con la legge 26 maggio 2016, n. 89 escludendo il conteggio di pensioni, assegni, indennità riservate alle persone con disabilità, sopprimendo franchigie basate sulla gravità e l’età, e aumentando le scale di equivalenza. INPS, in una circolare (n.137) del 25 luglio scorso, ha informato che entro il 10 settembre provvederà con il ricalcolo in automatico dell’ISEE corretto. Questo potrebbe, in alcuni casi, essere più vantaggioso del precedente. È utile saperlo ai fini della domanda per il SIA.
Oltre al limite di reddito il decreto del 26 maggio scorso precisa che sono comunque esclusi i nuclei che abbiano acquistato un autoveicolo nuovo nell’ultimo anno, a prescindere dalla cilindrata. Ma la regola vale anche per i tre anni precedenti la domanda se la cilindrata del veicolo (nuovo) è superiore ai 1300 cc, oppure se si è immatricolato un motoveicolo nuovo di cilindrata superiore ai 250 cc.
Ma vi è un altro limite che può essere molto significativo per le persone con disabilità: è motivo di esclusione la percezione da parte di familiare di trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni superiori ai 600 euro mensili.
A qualunque titolo: ciò significa anche i trattamenti che nulla hanno a che vedere con il contrasto alla povertà, quali ad esempio le indennità di accompagnamento per cecità civile
o per invalidità o per sordità, oppure contributi per la non autosufficienza o per la vita indipendente.
Quali famiglie?
Oltre al limite ISEE di 3000 euro, vi sono limiti molto serrati anche riguardo alla composizione del nucleo. Il SIA viene concesso solo se ricorre uno dei tre casi seguenti.
Il primo: che nel nucleo siano presenti minori.
Il secondo: che nel nucleo sia presente una donna in stato di gravidanza accertata.
Il terzo caso: che nel nucleo sia presente un figlio disabile (maggiorenne o minorenne) contestualmente ad almeno un genitore. La disabilità pertanto non viene considerata se riguarda un coniuge oppure un fratello (nipote, cognato ecc) orfano di entrambi i genitori.
La valutazione multidimensionale del bisogno
Oltre alle condizioni economiche e alle condizioni relative alla composizione del nucleo, per la concessione della SIA va anche effettuata la “valutazione multidimensionale del bisogno” cioè una nuova modalità di stima delle necessità complessive riferite alle condizioni del nucleo familiare. La valutazione deve restituire un esito superiore o uguale ad un valore di 45. Chi sta sotto è escluso.
Questo valore è calcolato in base ad una scala dettagliata dal decreto del Ministero del
lavoro e suddivisa in tre assi.
Il primo asse sono i carichi familiari: restituisce un valore massimo pari a 65 punti, così attribuito:
nucleo familiare con due figli di età inferiore a 18 anni: 10 punti elevati a 20 in caso di tre figli e a 25 in caso di quattro o più figli;
nucleo familiare in cui l'età di almeno un componente non sia superiore a 36 mesi: 5 punti;
nucleo familiare composto esclusivamente da genitore solo e da figli minorenni [notare il plurale, NdA]: 25 punti.
nucleo familiare in cui per uno o più componenti sia stata accertata una condizione di disabilità grave o non autosufficienza, come definite ai fini ISEE: disabilità grave, 5 punti, elevati a 10 in caso di non autosufficienza; [notare che se i disabili sono due, il punteggio non si somma, NdA];
Il secondo asse è la condizione economica: restituisce valore massimo pari a 25 punti, così calcolato: al valore massimo di 25 si sottrae il valore dell’ISEE, diviso per 120;
Esempio: Isee 3000 – 3000/120 = 25; 25 – 25= 0 punti;
Esempio: Isee 2000 – 2000/120= 16,6; 25 – 16,6= 8,4 punti
Esempio: Isee 0 – 0/120= 0; 25- 0 = 25 punti
Il terzo asse è la condizione lavorativa che corrisponde ad un valore di 10 punti solo nel caso nel nucleo familiare in cui tutti i componenti in età attiva (15/64 anni) si trovino in stato di disoccupazione.
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