SALDI: scarica il decalogo per gli acquisti e il calendario dei saldi invernali 2014 dell’Adoc
Dopo il primo weekend di saldi l’Adoc ha registrato un aumento, pari a circa il 10-15%, dei degli acquisti effettuati dagli stranieri in visita in Italia, ormai l’unico target di riferimento per gli esercenti. Secondo l’Associazione il ritardo nell’avvio dei saldi non favorisce né le famiglie italiane né i commercianti, sarebbe opportuno farli partire in concomitanza con l’inizio delle Feste.
“E’ stato un Natale di crisi e le famiglie italiane ne risentono – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – ormai gli unici veri acquirenti sono i turisti stranieri, rispetto allo scorso anno c’è stato un aumento di circa il 10-15% degli acquisti effettuati dagli stranieri in Italia, attirati dalla possibilità di acquistare a prezzi scontati capi di marche famose. Si diffonde inoltre ogni anno di più il cosiddetto “turismo aeroportuale”, legato al fatto che nei periodi di saldi i centri commerciali vicini agli aeroporti, specialmente i piccoli centri dove volano compagnie low cost, si affollano di turisti stranieri. Le famiglie italiane rimangono in difficoltà, sarebbe opportuno prevedere l’inizio dei saldi in concomitanza con l’avvio delle festività, in modo da ridare ossigeno all’economia. Questo comporta che anche quest’anno l’abbigliamento di media e bassa qualità, così come quello sportivo, subiranno una forte decrescita, con stime intorno al 20% in meno di acquisti rispetto allo scorso anno. “
L’Adoc ritiene inoltre che i commercianti debbano puntare sulla qualità dei prodotti e sulla bontà, correttezza e veridicità delle offerte. Va recuperato il rapporto fiduciario tra i commercianti e le famiglie, improntato sulla lealtà e non sulla furbizia che, al contrario, va penalizzata quando arreca un danno ai consumatori. La crisi ha reso i consumatori più attenti al momento dell’acquisto, oggi solo la qualità paga. L’Adoc chiede anche che vengano previsti incentivi ai commercianti da parte degli Enti Locali, riducendo i costi a carico degli esercenti, limitando anche simbolicamente e una tantum il peso delle tasse locali Sarebbe un grande segnale d’apertura e di spirito di collaborazione che permetterebbe di rilanciare il commercio non solo nei grandi centri urbani ma anche e soprattutto nei comuni più piccoli e le periferie, che più di tutti hanno subito i colpi della crisi. Sarebbe un peccato non sfruttare l’opportunità del periodo di saldi per dare nuova linfa all’intero settore del commercio, che dovrà essere basato sempre di più sulla qualità dei prodotti e sull’equità e sostenibilità dei prezzi.